venerdì 22 maggio 2015

Lavoratori autonomi, maggiori ricavi per i c/c cointestati, di Silvana Fersini

E’ quanto emerge dalla sentenza n. 9362/2015 della Sezione Tributaria della Cassazione, spetta al professionista che ha il conto cointestato con un familiare dimostrare quali operazioni si riferiscono al familiare. In caso contrario, l’Ufficio dell’Agenzia può ritenere che tutte le operazioni ineriscono all’imponibile, con conseguente rideterminazione dei ricavi (metodo induttivo) quindi accertamento di un maggiore reddito imponibile.


In tema di IVA e d’imposte dirette, non è sufficiente una prova generica circa l’estraneità di somme di denaro che confluiscono sui conti correnti, ma è necessario che il contribuente fornisca la prova analitica della riferibilità di ogni singola movimentazione alle operazioni afferenti l’attività professionale dichiarate in UNICO e l’estraneità delle altre operazioni rispetto alla sua attività, con conseguente non rilevanza fiscale.


Nessun commento:

Posta un commento