delle partecipazioni.
I soggetti che possono eseguire la rivalutazione sono i percettori di redditi di imrpesa e più in dettaglio le società di capitali e gli enti commerciali che nella redazione del bilancio non adottano i principi contabili internazionali.
La rivalutazione riguarderò i beni iscritti nel bilancio dell’esercizio chiuso il 31 dicembre 2014 e potrà essere
effettuata nel bilancio dell 2015.
La norma e la prsassi di riferimento sono quelle che derivano dalla disciplina prevista dalla legge n. 342 del 2000 e successive integrazioni.
I beni che possono essere oggetto di rivalutazione son:
- le immobilizzazioni materiali, ammortizzabili e non;
- le immobilizzazioni materiali;
-
le partecipazioni, costituenti immobilizzazioni finanziarie, detenute
in società controllate o collegate ai sensi dell’art. 2359 c.c.
La rivalutazione deve riguardare tutti i beni appartenenti alla medesima categoria omogenea.
Il maggior valore attribuito ai beni viene riconosciuto ai fini delle imposte dirette, dell'IRAP e delle addizionali a decorrere dal terzo esercizio successivo a quello nel quale la rivalutazione è stata effettuata, quindi a partire dall'anno 2018.
Il valore della rivalutazione comporta il pagamento di una imposta sostitutiva che è:
La rivalutazione deve riguardare tutti i beni appartenenti alla medesima categoria omogenea.
Il maggior valore attribuito ai beni viene riconosciuto ai fini delle imposte dirette, dell'IRAP e delle addizionali a decorrere dal terzo esercizio successivo a quello nel quale la rivalutazione è stata effettuata, quindi a partire dall'anno 2018.
Il valore della rivalutazione comporta il pagamento di una imposta sostitutiva che è:
- del 16% per i beni ammortizzabili
- del 12% per i beni non ammortizzabili.
L' imposta sostitutiva deve essere versata in tre rate annuali di pari importo,
senza la corresponsione di interessi. La prima rata è fissata per il 16 giugno 2016, mentre le
altre due entro il 16 giugno 2017 e il 16 giugno 2018.
ll saldo attivo della rivalutazione può essere affrancato tramite il pagamento di un’imposta sostitutiva pari al 10%.
Anche il saldo attivo del 10% può essere corrisposto in tre rate con le medesime modalità e tempistiche sopra riportate.
ll saldo attivo della rivalutazione può essere affrancato tramite il pagamento di un’imposta sostitutiva pari al 10%.
Anche il saldo attivo del 10% può essere corrisposto in tre rate con le medesime modalità e tempistiche sopra riportate.
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